Un altro giorno, un altro sabato sera, in una delle tante case in coabitazione in cui hai vissuto.
Non sei mai stato fermo in una casa per molto, ma in questa ci sei ormai da abbastanza tempo perché i tuoi coinquilini non insistano più a portarti fuori per le loro scorazzate alcoliche. Ma non ti ricordi bene, i tuoi ricordi sono confusi. Sai solamente che sei lì, in quell'appartamento finalmente silenzioso, spento e buio se si esclude la camera in cui tu, solo, puoi bruciarti gli occhi sull'ennesimo romanzo che stai divorando.
Non è molto tardi, ma i tuoi occhi sono stanchi. Decidi così di spegnere l'unica luce accesa dell'appartamento e di infilarti sotto le coperte. Forse è allora che una delle tue coinquiline rientra, sola e in anticipo. Ma i ricordi sono molto sfocati. Forse, al contrario, mezz'ora prima ti ha chiamato per chiederti se puoi stare sveglio ad aspettarla. Quindi ti sei sì infilato sotto le coperte, ma hai tenuto la luce accesa e hai continuato a leggere fino a quando non è rincasata. Ma di nuovo, i ricordi sono troppo annebbiati.
E per quanto tu ci abbia provato, non riesci proprio a ricordarti il nome di quella coinquilina. Riusciresti a riconoscerne il volto, se la incontrassi per strada?
Comunque, che ti abbia telefonato o che stia bussando direttamente alla tua porta, la cosa non ti sorprende più di tanto. Sei abituato alle coinquiline che vogliono fare qualche chiacchiera nel cuore della notte. Ma questa volta lei non vuole parlare. Ti chiede se può dormire con te, nel letto della ragazza con cui dividevi la stanza. Per te non ci sono problemi e, ancora, non si tratta di una novità. Ma dopo che sono state spente tutte le luci, dopo che vi siete scambiati la buonanotte, dopo alcuni minuti di silenzio, lei parla di nuovo per chiederti se può dormire con te, nel tuo letto. Forse, ma i ricordi sono ancora un poco confusi, forse nel buio inarchi sorpreso le sopracciglia; più probabilmente neppure questa nuova richiesta suona strana, in ogni caso ancora una volta dai il tuo consenso. E lei si infila sotto le coperte, a fianco a te. E dopo, i ricordi diventano sempre più precisi, lei ti chiede se può abbracciarti, e tu ti limitati a dire "Ok".
Solo che quando lei ti chiede "Ti dispiace se ti abbraccio?", intende dire "Fatti succhiare l'uccello".
E per quanto tu sia riluttante alla cosa, ammettilo, per un po' la lasci fare. Ma poi decidi che, no, è meglio fermarci qui, e le sussurri, cercando di far risultare quella frase quanto più dolce possibile: "Fermati, non voglio venirti in bocca". Salvo che lei intende qualcosa tipo "Voglio scoparti", mentre il significato profondo per te è "Non voglio nessun tipo di legame sessuale con te, nessuno. Non mi piaci, mi sei sempre stato un po' sul cazzo (ehm, fuor di metafora). E non capisco come tu possa aver architettato di staccarti dal gruppo con cui sei uscita stasera per tornare a casa prima degli altri e infilarti nel mio letto". Così, mentre lei si sta sedendo sopra di te, puntando il tuo uccello dentro di lei, tu sgusci fuori dal letto e ti siedi sul letto della tua compagna di stanza. Ad un angolo del letto. Cerchi di parlarle, cerchi mille ragioni valide che possano farti evitare di confessare l'unica ragione vera. E ogni volta che lei dice "E' che io non ti piaccio", tu riesci ad inventarti qualcosa di nuovo. Alla fine, un poco, riesci a convincerti anche tu del fatto che esista una regola di buon coinquilinaggio, "Mai andare a letto con le proprie coinquiline". Hai trovato argomentazioni, ti sei sprecato in spiegazioni. Dopo, tutto ritorna confuso. Forse dovrai comunque difenderti dai suoi tentativi di infilarsi con te nel letto della tua compagna di stanza. Non riesci a ricordarti se quella notte lei dormirà nella tua stanza, o se andrà nel suo letto. Non ti ricordi se la mattina seguente vi guarderete con imbarazzo, o con una occhiata di rimprovero. E chi sarà imbarazzato e chi si sentirà in diritto di rimproverare. Non ti ricordi se nei giorni successivi lei parlerà di quella nottata con il suo ragazzo, anch'egli tuo coinquilino.
E non riesci a ricordarti quali sono state le dinamiche quell'altra volta, dopo un paio di settimane, le dinamiche che porteranno te e la tua compagna di stanza a dormire assieme. Non in senso letterale, e alla faccia di tutte le regole di buon coinquilinaggio. E dopo un'altra settimana i rapporti in casa dovranno essere diventati insostenibili, se tu e la tua compagna di stanza deciderete di trasferirvi.
Tutto questo, tu, te lo ricordi solo vagamente. Ti ricordi appena com'era il sesso che facevi con la tua compagna di stanza. Ma come la tua coinquilina senza nome e senza volto te lo ha succhiato, quell'unica volta, questo te lo ricordi bene.