da questo blog è stata tratta una storia vera

30.3.05

paola speaks

Apro la porta distrattamente, entro in camera e trovo Davide, il mio coinquilino, seduto sul letto che si fa una sega mentre si infila un dito nel culo.
Avrei dovuto bussare?
Ma era la mia camera, era il mio letto.

28.3.05

i viaggi più lunghi sono quelli senza autoradio

Capita, quando si viaggia da soli, di vagare non solo fisicamente ma anche con la mente, e di arrivare a fare due conti sulla propria vita. Almeno, sulla propria vita passata in case in coabitazione.

- Anni di coinquilinaggio: 8;

- Case in coinquilinaggio: 7;
delle quali nei primi due anni: 6;

- Coinquilini: 38;
di cui uomini: 14;
donne: 23;

- Coinquilini di cui non ricordo il nome: 15;

- Coinquiline con cui ho rotto l'unica buona regola di buon coinquilinaggio ("mai andare a letto con una coinquilina"): 4;
di cui non ricordo il nome: 2.

24.3.05

cercasi coinquilina

La Cagarona aveva proposto di prendere in casa una sua amica che sta per laurearsi e che da luglio andrà a vivere con il suo ragazzo, ma forse è stato frainteso il tono della mia risposta:
"Perché? Quella tua amica ha il ragazzo?!"
O in realtà nel tono della mia risposta si poteva leggere l'idea che ho di quella amica e in generale di tutte le amiche della Cagarona.
Sono una persona così limpida.

22.3.05

offro camera singola

Cercasi giovane coinquilina da inserire con persone dinamiche e brillanti in avviato contesto abitativo. Progetto a termine. E' richiesta pluriennale esperienza di coinquilinaggio e conoscenza del pacchetto applicativo Cleaner Home Edition.

Eh sì, la coinquilina di cui non parlo mai perché difficilmente fa qualcosa che valga la pena annotare su roomhates ci lascia per qualche mese. Più precisamente da metà aprile a metà giugno, o anche fino a metà luglio. Così dobbiamo trovare una ragazza che prenda il suo posto per quel periodo. All'inizio #2 si era proposto di rimanere nonostante il ritorno di Fischietto, ma l'ipotesi è stata bocciata, non solo da me, ma anche dalla Cagarona: non pensavamo dovessimo argomentare la nostra irremovibile decisione, ma quando #2 ha obbiettato, gli abbiamo ricordato lo scherzo che mi ha giocato con il fumo da Amsterdam e il fatto che gli si debba sempre correre dietro per avere i soldi dell'affitto.
La casa è a dieci minuti dal centro (di quale città, non credo abbia importanza), la singola è arredata e 230 euro al mese mi sembrano veramente pochi per poter assistere alle vicissitudini della Cagarona e di Fischietto. Anche se, mi fanno notare, 230 euro li dovreste ricevere per sopportarli. Conoscete qualcuno interessato?

20.3.05

party swinger

Devo iscrivermi a un corso per diventare cintura nera di feste.

18.3.05

qualcosa da dimenticare

#2 sta affinando le sue tecniche di seduzione con un attento studio delle trame dei porno che scarica da internet.
Ha iniziato a confezionare piccoli "incidenti" grazie ai quali potersi accidentalmente mostrare nudo di fronte alle coinquiline di casa. Perché, come la totalità dei film porno insegna, una ragazza, trovandosi di fronte a una inaspettata nudità, ha dei comportamenti molto diversi rispetto a quelli che si hanno comunemente, nella vita di tutti i giorni, davanti a una persona vestita. Molto, molto diversi. Così, ad esempio, non chiude più la porta a chiave quando va a pisciare. Si è fatto l'idea che, sorpreso con il cazzo in mano da una coinquilina che sta entrando a sua volta in bagno, questa, per nulla imbarazzata, si chiuda la porta alle spalle, a chiave, vada verso di lui guardandolo negli occhi e senza dire una parola gli si inginocchi davanti.
Ma capita che sia sempre io a entrare in bagno, bestemmiare e dire "Merda, è la quarta volta questa settimana che sono costretto a vedere il tuo cazzettino".

17.3.05

la realtà è scritta meglio della fantasia

A volte la realtà è scritta meglio della fantasia, come quella volta che il gorilla stava distribuendo volantini. Non immaginatevi un vero gorilla intento a dar via fotocopie. Si tratta di una storia vera: pensate piuttosto a un animalista-che-indossa-un-costume-da-gorilla, davanti a un circo. Ecco, il quadro vi dovrebbe apparire un po' più realistico ora.
Anche la giovane mamma che sta uscendo dal tendone con i suoi due figli inquadra subito la situazione, appena visto il gorilla. Ma deve passargli proprio di fronte, e comunque i due bambini sono troppo incuriositi da quella carnevalata fuori stagione per poter pensare di svignarsela per percorsi alternativi. E così è costretta ad accettare il volantino che il gorilla le sta porgendo. Subito il bambino più grande chiede alla mamma cosa c'è scritto sul volantino di mr.Gorilla. "Viva il circo, ma senza animali". La mamma, un po' imbarazzata, risponde che secondo il gorilla gli animali che lavorano nel circo non sono molto contenti di stare lì.
Il bambino più piccolo si fa tutto serio, poi guarda la mamma e dice:
"Infatti io ho visto uno degli elefanti piangere".

12.3.05

una lettera dall'olanda

La novità è che #2 si fa spedire per posta il fumo da Amsterdam, qua a casa.
Facendolo recapitare a mio nome.
Salvo che ho intercettato una di queste lettere e dentro ho trovato la sorpresa. Intendiamoci, si tratta di quantità modeste, e la lettera che è finita tra le mie mani potrebbe anche essere l'unica che gli abbiano spedito. Fosse un film, #2, interpretato da Eric Szmanda, riceverebbe quotidianamente grossi quantitativi di erba da fumare in compagnia delle sue coinquiline Shannyn Sossamon e Jessica Biel. In una produzione italiana, avremmo Libero De Rienzo con la Mezzogiorno e Valentina Cervi (non me ne voglia se la metto a interpretare il ruolo de La Cagarona). In ogni caso, tutto questo movimento di pacchi e pacchetti insospettirebbe un taciturno agente della polizia postale (Del Toro oppure Mastandrea) e si intrometterebbe in un delicato rapporto illegale tra russi e mafia cinese, la quale gestisce una bisca a pochi centinaia di metri dalla casa intorno la quale ruotano, a spire concentriche, varie vicende che troveranno proprio qui il loro punto di unione e che rappresenteranno la nemesi della finora fortunata vita di #2.
Ma trattandosi di una storia vera e non di finzione cinematografica, vorrei ricordarvi che #2 non ha alcun carisma. Per lui è entusiasmante una qualsiasi notizia del tg. Ed è tanto sfigato da far scoprire il suo miserrimo traffico dal proprio coinquilino. Quindi il finale con la nemesi, mi sa, ci sarà comunque. E tra parentesi, ci stanno per davvero dei cinesi a gestire il bar sotto la nostra casa, bar dove effettivamente si gioca d'azzardo, puntando molto denaro e a volte anche auto di grossa cilindrata.
Non so, forse dovrei iniziare a frequentare quel bar, e vediamo se ne tiro fuori una sceneggiatura. Non mi dispiacerebbe poter conoscere Shannyn Sossamon.

11.3.05

Martin Heidegger non ha mai vissuto in una casa in condivisione

Gli eventi vengono modellati dalla presenza degli osservatori. Così, il rumore di un albero che cade in una foresta è diverso a seconda che ci sia o meno qualcuno che lo sente. E se non c'è nessuno a sentirlo, farà comunque rumore?
Ma se l'albero si abbatte con tutto il suo peso sulla tua casetta nel bosco, durante la tua assenza, te ne può fregare qualcosa se è caduto rumorosamente?
Così, sono stato lontano da casa per circa un mese, ma, per quanto non fossi stato testimone delle stramberie dei miei coinquilini, al mio ritorno ho trovato comunque parecchio materiale per il blog.
L'idea che mi sono fatto appena entrato in casa è che durante la mia assenza i miei coinquilini siano impazziti. Usciti di testa. In cucina, diversi sacchetti colmi di spazzatura giacevano semi rovesciati sul pavimento; l'acquaio era stipato di piatti e stoviglie da lavare; tutte le superfici erano occupate da scatolette aperte e avanzi di cibo. Vado a controllare il bagno e, beh, è molto meglio: le superfici non sono eccessivamente sporche, le boccette di docciaschiuma e shampoo sono allineate in modo ordinato e il dentifricio è al suo posto con il tappo avvitato.
Ma poi noto tutti questi assorbenti usati avvolti nella carta igenica, disseminati per il bagno.

10.3.05

casa dolce casa

"Eccomi, sono tornato!"
"Perché, sei stato via?"

7.3.05

carlos speaks

Vivevo con un tizio che fumava marijuana come altri fumano le sigarette. Come quelli che fumano diversi pacchetti di sigarette al giorno. Poi un giorno, all'improvviso, ha deciso di smettere. Eppure io in casa continuavo a sentire un fortissimo odore d'erba: chiedo spiegazioni, e mi porta in camera sua, dove mi mostra il suo cuscino, o meglio, la sua federa riempita di marjuana.
Mi ha detto che dormire abbracciato a tutta quella maria lo faceva stare più sereno, perché sapeva che, se avesse voluto, avrebbe potuto fumare quanto gli pareva.

5.3.05

tutti bravi in cucina 01

Apriamo oggi una nuova rubrica in Roomhates: tutti voi potete partecipare inviando le migliori ricette che avete visto preparare ai vostri coinquilini.
Iniziamo subito con un primo piatto salutare e leggero.

Spaghetti pomodoro e cipolla fritta di Luca

Ingredienti ( per 1 persona):
300g di spaghetti
1 scatola di passata di pomodoro
1 cipolla grossa
olio di oliva
sale qb

Preparazione:
Affettate molto grossolanamente la cipolla, buttate in padella e irrorate abbondantemente con olio di oliva. Fate rosolare a fiamma alta. Uscite dalla cucina e andate in camera vostra a far altro. Non tornate e comunque non intervenite in alcun modo sul soffritto prima che tutta la casa si sia impregnata dell'odore di olio bruciato. Per nessuna ragione dovete aprire le finestre per fare uscire l'odore: ricordate che più l'aria è satura degli odori delle pietanze, migliori risulteranno le pietanze cucinate.
Controllate che cipolla ed olio si siano anneriti e buttate la passata di pomodoro nel soffritto. Per nessuna ragione dovete abbassare la fiamma: ricordate che più alta è la fiamma, migliori risulteranno le pietanze cucinate.
Mescolate saltuariamente lasciando il mestolo dentro il sugo, in modo che prenda il caratteristico sapore del legno. Lasciate asciugare e bruciare il sugo.
Ricordatevi degli spaghetti, portate a ebollizione dell'acqua salata e cuocete la pasta. Controllate il punto di cottura con un orologio e fidandovi dei tempi indicati sulla confezione degli spaghetti. Sbagliate questo semplice calcolo e scolate la pasta scotta, o cruda. Versate gli spaghetti in una ciotola e aggiungete il sugo di pomodoro.
Ottimo da accompagnare con frasi quali "Mi piace mangiare bene" "Amo cucinare" "Conosco un sacco di segreti in cucina", da proferire con assoluta convinzione.

3.3.05

la fame, nei loro occhi

Sono bellissime.
E a ventidue anni dovrebbe quasi essere la norma.
Ma loro non hanno quella bellezza per la quale, entrando in qualche posto, gli uomini si danno di gomito l'un l'altro, mentre le ragazze presenti commentano "Come cazzo va in giro quella? Troia...". No, quando entrano in un posto, i ragazzi restano a bocca aperta, nel mezzo di una frase o con la forchetta a metà strada tra piatto e bocca; e le ragazze, le ragazze non possono far altro che dire "E' bellissima". Una volta, seduto con una di queste ventiduenni a un tavolino all'aperto di un café, due ragazze si sono avvicinate e, rivolte alla tua compagna: "Certamente lo sai già, ma volevamo dirti che sei bellissima", per poi tornare al loro tavolo, lasciandola rossa per l'imbarazzo. Forse è per la loro androginia, forse per il fatto che non fanno nulla per mettere in risalto la propria femminilità.
Tu, più di altri, hai avuto la possibilità di analizzare da vicino la loro bellezza: scandagliare ogni centimetro del loro corpo, avvicinarti tanto da poter osservare i singoli pori della loro pelle, studiarle in ogni momento della loro giornata, anche quando, svegliandoti qualche minuto prima di loro, ti sei attardato a guardarle dormire. E sei arrivato alla conclusione che la cosa più bella in loro, la peculiarità che le fa risaltare tra tutte, siano gli occhi. Probabilmente, a qualcuna di loro glielo hai anche detto. Hai parlato del particolare taglio, delle linee sinuose in cui viene incorniciato l'occhio.
E dicevi cazzate.
Perché sì, sono gli occhi la cosa più bella di queste ragazze, ma il taglio, e il colore, non c'entrano niente. E' la loro vivacità. E' la luce che si riflette in quegli occhi verdi, azzurri, neri, e illumina ogni cosa su cui quegli occhi si posino. E sono occhi affamati, occhi curiosi, occhi mai stanchi di catturare nuovi brandelli di realtà. Per lasciarsi sorprendere, continuamente. E stando con loro, anche tu, un poco, puoi tornare a emozionarti di quello che ti sta attorno. Puoi tornare a guardare la realtà con gli occhi inesperti di un bambino, e ritrovare entusiasmo per tutto quello che, senza di loro, ti annoierebbe.

1.3.05

marzo

Il mese di marzo non poteva iniziare peggio, avendo appena depennato l'ennesimo nome dalle mie agende telefoniche e dalle rubriche di posta e dai contatti di istant messanging. Non importa quanto siano basse le aspettative che io nutra nelle persone che mi stanno attorno, riusciranno comunque a deludermi; non importa quanto possa essere paziente con loro e quanto sia disposto a lasciar correre, cercheranno comunque di tendere la corda oltre il punto di rottura; non importa quali belle parole utilizzino per descrivere il nostro rapporto, con le loro azioni mi convinceranno sempre più che la nostra amicizia era basata sul nulla, mentre la mia misantropia si regge sulle più solide delle fondamenta.
Ma andiamo con ordine.
Sono ormai tre settimane che sto viaggiando in modo bulimico (quindi sì, c'è una ragione per cui da un po' di tempo non stia narrando le idiozie di #2 e degli altri miei attuali coinquilini), macinando migliaia di chilometri su e giù e a destra e a sinistra per tutta Italia, e poi a nord fino in Germania, fermandomi in ogni posto per non più di un paio di giorni, per poi ripartire di nuovo. Tecnicamente, si tratta di viaggi di lavoro, anche se sarebbe divertente vedere quanti di questi spostamenti valgano veramente la spesa affrontata, e non sarebbe neppure male ritrovare i soldi dei due affitti arretrati con cui ho pagato tutti quei chilometri in auto, in treno, in pullman, e tutti quei pasti e quelle notti lontano da casa.
Ora sto tornando dalla mia ultima tappa, dove ero stato insistentemente invitato da questa mia "amica" (il virgolettato è d'obbligo, visto che prima di scappare dalla sua casa ho prelevato dei capelli dalla sua spazzola, capelli che inserirò nel bambolotto a sua somiglianza che sto confezionando... Che altro mi manca? Ah sì, degli spilloni) la quale però non ha mai trovato tempo per il suo ospite, e anche quando me ne sono andato via anzitempo, non è riuscita a scollarsi dal pc in cui chattava per accompagnarmi alla stazione delle corriere, per quanto fossi carico come uno sherpa.
C'è molto altro dietro, ma non vorrei annoiarvi.
E poi, davvero, non ne vale la pena. Non per gente del genere.