da questo blog è stata tratta una storia vera

30.10.05

ecco da dove arriva tutta quella roba su ebay

Oggi ho deciso di liberare lo sgabuzzino da tutto quello che è stato accumulato da me e numerosi coinquilini in quasi otto anni di permanenza in questo appartamento. Lo sgabuzzino è abbastanza grande, tanto che altri lo affitterebbero come camera singola nonostante dia direttamente sulla cucina e non sia riscaldato, e io ho finito per sparpagliare per tutta casa decine di metri cubi di oggettistica varia.
Oltre una buona collezione di archeologia informatica (stampanti e scanner scsi, vecchi monitor apple e torri macintosh), una fotocopiatrice funzionante, un set per studio fotografico e un tappeto con il ritratto di Lenin (tutta roba mia) (sì, anche il tappeto di Lenin... è una lunga storia), ho recuperato un robot per fare la pasta in casa, nuovo e ancora nella sua confezione originale, tanto che viene da chiedersi chi lo abbia rubato, dove, e soprattutto perché.
Poi c'erano sacchetti ovunque: sacchetti sfusi, sacchetti piegati, sacchetti annodati, sacchetti con dentro altri sacchetti.
Tre aspirapolveri, di cui due funzionanti.
Scatoloni pieni di riviste Colors: solamente tre numeri, ma almeno 40 copie per ogni numero.
Un carrellino portaspesa, di quelli usati dalle persona anziane.
Un numero impressionante di stendini rotti.
Sacchetti della spesa. Sacchetti per rifiuti organici. Grossi sacchi neri per l'immondizia. Sacchetti di carta. Sacchetti di carta rigidi con i manici.
Nell'angolo più remoto dello sgabuzzino, sepolto sotto tante, tante cinfrusaglie, una bottiglia di spumante: immagino che qualcuno l'avesse nascosto agli occhi degli altri coinquilini, per poi dimenticarsene. Lo spumante è ormai d'annata, ma non mi fido a berlo, così credo lo utilizzerò per bagnare gli altri invitati alla prossima festa di Capodanno, e vediamo se è tossico anche per contatto.
Una sdraio per nani.
Un nido di vespe: per assicurarmi che fosse stato abbandonato dai suoi legittimi inquilini, ho dovuto scendere in strada e trovare un bambino abbastanza incoscente ("Ehi bambino, hai mai visto un nido di vespe?" "Mmmm, no" "Vieni, te ne regalo uno! Vuoi anche dei sacchetti?").
Un bastone di muschio, quello per le piante d'appartamento, ancora sigillato nella sua confezione: deduco provenga dallo stesso raid in cui è stato rubato il robot per stendere la pasta.
Ho già menzionato i sacchetti?
Per finire, ho trovato una cosa fantastica, bellissima e sicuramente mortale: una bottiglia di vetro, aperta, senza etichette se non un piccolo talloncino con scritto a mano "2002". Non so cosa contenesse al tempo, ma ora sul fondo c'è un liquido denso, ambrato, mentre sulle pareti interne si sta arrampicando una spuma morbida e candida come neve. Ho fatto un paio di fotografie. Uh, ho detto che sul fondo c'è del liquido, ma come potete notare voi stessi, piegando la bottiglia, il liquido sfida la forza di gravità e resta lì dov'è.

ecco da dove arriva tutta quella roba su ebay (foto)



28.10.05

due ingiustizie ci mettono nel giusto

Questa è cattiva. E' quasi troppo per Roomhates, è quasi troppo cattiva anche per me. Questo per dire che ho riflettuto parecchio prima di decidermi a scrivere questo post: almeno cinque minuti. Ma se io sono cattivo a scriverlo, voi dimostrerete la vostra malvagità nel momento che troverete questo post divertente. Peggio, la vostra malvagità si sta mostrando già solo per il fatto che state continuando a leggere.
Allora, Fischietto è andato a vivere all'estero, ma non so perché le cose non sono andate come sarebbero dovute andare e oggi ha suonato alla porta di casa. E camera sua è già stata affittata.
Siete crudeli.

27.10.05

a nord di Roma

Fuori uno dentro due, giusto per parafrasare Fante.
Sì Fischietto se ne è andato, e sì La Cagarona si sta impegnando affinché io non ne avverta la mancanza.

22.10.05

economia

Leggete mai Il Sole 24 Ore?
Beh, dovreste.
Se gli altri giornali vi informano su quello che accade, questo quotidiano vi dice perché accade.
Così sul Sole di oggi si spiegano le ragioni dell'improvvisa ripresa dell'economia italiana, mettendo in relazione i grafici dell'andamento del PIL nazionale con quelli delle mie manie depressive e conseguenti acquisti compulsivi che, sembrerebbe, stanno appunto sanando l'economia.
Pare che il governo stia mandando per posta a tutti i miei amici, e agli italiani in genere, un libretto in cui viene loro raccomandato di evadere le mie telefonate, i miei inviti a cena e via dicendo, in modo da mantenere finalmente stabile l'economia del paese.
I primi plichi sono già arrivati a destinazione.

17.10.05

tutti bravi in cucina 07

Avete ospiti a cena, è domenica e tutti i negozi sono chiusi, mentre sono settimane che non andate a fare la spesa e i vostri coinquilini hanno saccheggiato la dispensa che ormai non ha nulla da offrire se non delle bustine sfuse di thé e una confezione di riso, già aperta, da cui svolazzano alcune farfalline. In frigorfero trovate numerosi barattoli di salse e sughi, tutti aperti chissà da quanto tempo, ognuno di essi potenziale causa di avvelenamento da stafilococco o e.coli e probabile morte per voi e tutti i vostri ospiti; croste di formaggio maleodoranti e culi di salumi di provenienza ignota; infine portate l'attenzione allo scompartimento delle verdure, dove ci sono alcune zucchine rovinate, dimenticate lì chissà da chi chissà quanto tempo prima.

Risotto alle zucchine di Giulia

Ingredienti:
Riso con vermi
Zucchine marcie

Preparazione:
La preparazione di questo piatto è particolarmente semplice e la potete trovare digitando su google "risotto alle zucchine". Quello che conta davvero, oltre a saper recuperare quanto di ancora commestibile da zucchine putrescenti, è servire la pietanza con arte. Non basterà il vostro migliore piatto da portata: qui dovete sfoderare la vostra ars retorica per convincere i vostri ospiti a mangiare e, perché no, a chiedere il bis:
"Tecnicamente non si tratta di vermi, ma di bruchi";
"Sembrano chicchi di riso";
"Essendosi nutriti esclusivamente di riso, è come mangiare riso";
e
"Son pur sempre proteine".
Se invece siete uno dei malcapitati ospiti, sorprendetevi nel comprendere che l'unica ragione per cui decidete di restare a digiuno (unici a quella tavolata) è il vostro seguire la dieta vegetariana.

15.10.05

come antropologi

Se da bambino guardavi i documentari in tv, ti ci sei abituato sin da allora.
Alla crudeltà.
Alla crudeltà delle ventiduenni. E hai imparato molto presto ad accettarne logica.
Tu sei il giovane fenicottero stremato dalla sete, tu sei il pinguino ucciso a colpi di beccate dal rivale nel periodo degli accoppiamenti, tu sei il cucciolo di tricheco schiacciato dal peso di un adulto maldestro. Loro, le ventiduenni, rappresentano il documentarista che tutto registra ma mai interviene. Perché non intervengano l'hai scoperto all'età di otto o nove anni, dopo esserti chiesto come mai in quei documentari pomeridiani sugli animali non ci fosse mai qualcuno che
desse un po' d'acqua al fenicottero in difficoltà, cacciasse a pedate il pinguino dominante, battesse le mani per distrarre il tricheco adulto. Qualcuno c'è, ma il suo compito è esclusivamente quello di osservare. Può sembrare crudele. Senza cuore. Ma tu non hai dovuto aspettare di seguire corsi universitari per sapere qual è l'atteggiamento che ci si aspetta dai documentaristi, e dagli etologi, e dagli antropologi: non devono mai alterare il sistema.
Le ventiduenni sono come antropologi.
Osservano quello che le circonda nutrendosi di esso con i loro occhi affamati. Nutrendosi di te. Sì, perché tu sei il soggetto della loro osservazione. Purtoppo, l'habitat in cui hanno deciso di studiarti non è altro che il vostro rapporto, la vostra relazione, e nonostante questo loro saranno capaci di interagire il meno possibile con questo habitat, non parlando mai di esso, non parlando mai di se stesse.
E quando infine il tuo habitat, il vostro habitat, collasserà, loro non faranno altro che registrarne la fine.

9.10.05

il primo degli ultimi post

Questa potrebbe essere la fine.
Di Roomhates.
Fischietto lascia la casa nel giro di pochi giorni e a breve dovrebbe andarsene anche La Cagarona, mentre per certo, all'inizio del prossimo anno, se ne andrà la terza coinquilina, quella che non da fastidio e per questo non ha mai meritato le attenzioni di questo blog.
Tutto ciò mi porta a dover cercare dei nuovi coinquilini che saranno certamente migliori degli attuali (come se ci volesse molto). Sì certo, magari qualcuno di loro lascerà dei piatti sporchi, di tanto in tanto, o terrà lo stereo alto, o cosa ne so io, ma sicuramente non sarà nulla di tanto grave da dovermene lamentare qui... Ammettiamolo, non troverei coinquilini come quelli attuali neppure a volerli cercare.
Ma i più affezionati al blog non devono disperare: per lo meno non non è venuta in casa una persona amica, sulla quale avrei avuto difficoltà di parlare in Roomhates, soprattutto perché conosce il blog. E prendere in casa lei ne avrebbe comportato la morte certa (del blog, ma forse anche la sua, o per lo meno della nostra amicizia).
Ma potendo lamentarmi fino all'ultimo dei miei attuali coinquilini, Fischietto ha pensato bene di andarsene proprio mentre mi trovo in viaggio, così posso sì mettere annunci via internet per offrire la singola, ma non ho neppure il tempo di googlare i nominativi e gli indirizzi email di chi risponde.
Non è vero, ne ho googlata una proprio adesso: a meno che non si tratti di un ononimo, è stata segnalata ad un premio letterario.

6.10.05

rumori di meravigliosa agonia

Vivi in un appartamento in condivisione, in una camera doppia.
Una notte come tante altre vieni svegliato dal tuo compagno di stanza che rincasa dopo una serata in giro per bar. Non è che ti sveglia, più esattamente ti porta ad uno stato di dormiveglia, in cui i rumori che fa togliendosi gli abiti e infilandosi sotto le lenzuola risultano ovattati e confusi.
Quello che ti catapulta nello stato di veglia è un improvviso e soffuso ansimare femminile, e il cigolio del letto del tuo coinquilino. Non fai a tempo a partorire la speranza di riaddormentarti quanto prima che un nuovo sospiro, questa volta più forte e più netto, e maschile, mette a tacere i gemiti femminili, dopo solo un paio di minuti da quando erano iniziati.
E poi ritornare a dormire tranquillo.

1.10.05

è che con Il Presidente ho più argomenti di conversazione

Le mie coinquiline mi riferiscono le lamentele di Fischietto, secondo il quale io parlo di più con Il Presidente, il cane, che non con lui.