Vivo in un quartiere di vecchi, che fanno cose da vecchi. Questa mattina, ad esempio, qualcuno aveva parcheggiato male un furgone, lasciandolo in parte sulla carreggiata, e un vecchio sulla sua automobile aveva bloccato tutto il traffico perché, diceva, non ci passava. Intanto si era formato tutto attorno un drappello di vecchi e anche loro, dicevano, non ci passava. C'era spazio a sufficienza perché ci passasse uno di quei TIR con trasporto eccezionale che ogni tanto capita di incrociare in autostrada, con macchine dell'ANAS di scorta, lampeggianti e tutto il resto, ma tant'è.
Vivo in un quartiere di vecchi, e ogni volta che sto parcheggiando l'automobile, mi ritrovo tra i piedi uno di questi vecchi che pretende di aiutarmi nelle manovre "Vai vai vai raddrizza vai vai vai vai FERMA! Eh, hai toccato...".
Vivo in un quartiere di vecchi in cui un piccolo imprenditore illuminato ha affittato un locale per farci un ristorante. Appena iniziati i lavori per il rinnovo del locale, la parrocchia si è fatta promotrice di una campagna per bloccarne l'apertura perché "con un ristorante nel quartiere sarebbe stato difficile trovare parcheggio", come se al parroco glie ne dovesse fregare qualcosa, ma tutti i vecchi sono accorsi entusiasti. C'era aria di rivolta. Mi sono detto, è con i vecchi che faremo la rivoluzione. Barricate, bombe molotov. Come a Genova, ma questa volta si gioca in casa, e a fianco di ex-partigiani che, non si sa mai, tengono ancora il vecchio schioppo in solaio. Così ho partecipato a un paio di riunioni in parrocchia. Ho avvicinato i vecchi che più prendevano a cuore la causa, ho parlato loro di opere di sabotaggio, ho spiegato loro come bloccare le porte con silicone e limatura di ferro nelle serrature, come utilizzare una fionda da un'auto in corsa senza dover sporgere il braccio dal finestrino, come guadagnare la complicità dei muratori che lavorano al rinnovo del locale per murare una bistecca in una parete del ristorante. Si sono detti entusiasti, ma alla fine non se ne è fatto nulla. E il ristorante ha aperto, non che la cosa mi disturbi. Ho provato ad andarci a mangiare, un paio di volte, non c'era mai posto. Era pieno di vecchi.
Si ovvio, gli stessi vecchi. E a capotavola sedeva il parroco.