le ragazze sono Il Male
Sono andato a questa festa, non è che ne avessi molta voglia ma alla fine ho deciso di presenziare, anche perché, tecnicamente, si trattava della mia festa di compleanno. C'è questa mia amica, in compagnia di alcune sue amiche, che conoscono una ragazza, molto carina, molto annoiata, molto sola. Anche lei alla festa. L'unica ragazza interessante alla festa. L'unica su cui ho messo gli occhi. Chiedo informazioni. Mi dicono che non è che la da via come se non ci fosse un domani, ma neppure adopera la propria vagina con eccessiva parsimonia. Con altre parole, ma questo è quello che mi hanno detto.
La ragazza carina sola e annoiata raggiunge il nostro gruppo. Si presenta: Vanessa (nel racconto non è stato usato un nome di fantasia per non tutelarne la privacy). Dice che abbiamo fatto lo stesso liceo. Io non me la ricordo. Dice che avevo i capelli strani. Cerco di capire in che sezione era. Dice che ero l'unico in quel liceo a vestire in un certo modo. Inizia a intrigarmi la facilità dell'approccio. Dice che al tempo le avevo chiesto di uscire assieme.
Poi mi stringe la testa tra le mani fino a farmi schizzare fuori il cervello dagli occhi, e scompare in una nuvola di fumo, lasciando un forte odore di zolfo.
La ragazza carina sola e annoiata raggiunge il nostro gruppo. Si presenta: Vanessa (nel racconto non è stato usato un nome di fantasia per non tutelarne la privacy). Dice che abbiamo fatto lo stesso liceo. Io non me la ricordo. Dice che avevo i capelli strani. Cerco di capire in che sezione era. Dice che ero l'unico in quel liceo a vestire in un certo modo. Inizia a intrigarmi la facilità dell'approccio. Dice che al tempo le avevo chiesto di uscire assieme.
Poi mi stringe la testa tra le mani fino a farmi schizzare fuori il cervello dagli occhi, e scompare in una nuvola di fumo, lasciando un forte odore di zolfo.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home