da questo blog è stata tratta una storia vera

29.5.05

la favola dei tre porcellini, più o meno

La casa non viene pulita da circa un mese. Per buona parte di questo tempo io non sono stato presente, e nell'ultima settimana ho dovuto fortemente frenare l'impulso di dare una sistemata, consapevole che in pochi giorni sarei ripartito di nuovo, e quindi pulire casa a uso dei miei coinquilini laidi proprio non valeva la pena. Ma ho pensato fosse una buona idea lasciargli dei piccoli promemoria prima di partire.
Così ho messo il flacone del detersivo per pavimenti in mezzo al corridoio.
Quello dell'anticalcare nel lavandino del bagno.
Il WC Net sopra il cesso.
Il Vetril davanti allo specchio.
Lo sgrassatore sul piano della cucina.
Il Brillacciaio sui fornelli.
Il detersivo per i piatti in cima alla pila di stoviglie sporche.
Il tergiforno sulla porta del forno, aperto.
Adesso che sono andato via, non credo più sia stata una buona idea. Adesso ho paura che quando tornerò a casa, tra qualche settimana, troverò tutti quei flaconi ancora lì, dove li ho lasciati. E i miei coinquilini mi rimprovereranno di aver lasciato tutto in disordine, quando sono partito.

26.5.05

da solo, assieme

La cosa più triste, se hai un cane, è notare che non guarda mai le stelle. E ti sorprendi a chiederti se per lo meno le riesca a vedere, ma sai che la cosa non ha importanza, perché anche se le vedesse, non si ferma mai a contemplarle. E così tutti gli altri animali.
Forse c'è stato un determinato momento storico, anzi preistorico, in cui si può dire che l'Uomo ha acquistato coscienza di sé, trovandosi di fronte a qualcosa di completamente estreneo. E di inspiegabile. E così, forse, sono nate le divinità, e l'etica, e la filosofia, e la metafisica.
Allo stesso modo forse c'è un determinato momento della vita in cui noi, bambini, superiamo una soglia importante, scoprendo le stelle, nel senso che finalmente le guardiamo davvero, e non più come uno stereotipo giallo a cinque punte da inserire nei nostri disegni.
E forse c'è qualcuno che questo momento non lo raggiunge mai, e non supera quella soglia: le stelle, per lui, rimarranno per sempre poco più di una parola che abbellisce il ritornello di una canzone. O un disegno che orna una bandiera.

25.5.05

... è già tanto che conosco il tuo nome

Entro in cucina e La Cagarona è intenta a lavorare sui fornelli.
Anticipando una domanda che non sarebbe mai arrivata, La Cagarona dice: "Sto cucinando una cenetta per Marco!"
Io: "Marco?"
La Cagarona: "... Il tizio con cui mi vedo da sei mesi..."
Io: "Ah..."

22.5.05

e le cornici nere danno un certo tono all'ambiente

Nell'ingresso di casa ho messo delle macchie di Rorschach, incorniciate.
In questo modo, ascoltando le interpretazioni date alle macchie dall'ennesima ragazza che mi porto a casa, capirò se si tratta di una schizofrenica con moltepliche personalità: subito, non dopo due mesi.

17.5.05

memento

Si tratta di un wc in miniatura, grande non più di dieci centimetri, in plastica. E' proprio come un water vero, l'asse e la cimbella possono essere alzati e c'è pure il pulsante dello sciacquone: alzando l'asse parte una musichetta e, dentro al cesso, si scopre una piccola cacca di gomma con occhi e bocca sorridente che balla; schiacciando il pulsante dello sciacquone, al contrario, si sente il rumore dello sciacquone.
Una di quelle cose che si possono trovare solo negli autogrill.
Ho messo questo piccolo wc di plastica in bagno, sopra la cassetta dell'acqua del wc vero, come memento per i miei coinquilini. Sì, per i miei coinquilini, non solo per La Cagarona, dato che anche Fischietto ha abbandonato l'abitudine di tirare l'acqua dopo che è andato di corpo.

16.5.05

la memoria dei pesci rossi

Si dice che i pesci rossi abbiano una memoria molto breve, riescono a conservare i ricordi per qualcosa come quattro secondi. Per questo vivono bene anche in ambienti piccoli come gli acquari: la monotonia che li circonda non li annoia mai. "Oh bello, guarda quante bolle d'aria!". "Ma queste piante acquatiche sono di plastica?". "E tutti quegli altri pesci rossi là? Devono essere appena arrivati...". "Oh bello, guarda quante bolle d'aria!". E così via.
Pensavo, non sarebbe male avere una memoria di quattro secondi. In questo modo non sarei mai annoiato dell'ambiente in cui vivo. Continuerei a sorprendermi per tutto quello che avviene attorno a me. Mi sentirei finalmente a mio agio ovunque senza bisogno di scappare continuamente a cercare qualcosa di nuovo che, appena trovato, appena assaporato, è già vecchio.
I miei coinquilini hanno qualcosa del genere. Una memoria da pesce rosso, intendo. Si dimenticano sempre di pulire quello che sporcano. Di rimettere a posto quello che adoperano. Ad esempio, a sentire loro, ci sono un sacco di stoviglie che si sporcano da sole. Di pesce, per chiudere il cerchio. E nessuno ha cucinato pesce. E tutti puliscono subito tutto quello che adoperano. E se alla fine qualcuno decide di capitolare e di pulire le stoviglie sporche (solitamente proprio chi le aveva sporcate e dimenticato di pulire), lo fa con l'aria di chi non ha problemi a pulire anche le cose altrui, figuriamoci se scappa dai propri doveri non pulendo subito la propria roba. E ne sono convinti perché, appunto, non hanno memoria dello sporco che lasciano in giro. Non sono cattivi, ma, chissà perché, proverei più pena per un pesce rosso lasciato a boccheggiare fuori dal proprio acquario che non dei mei coinquilini fuori da questa casa.

15.5.05

tutti bravi in cucina 03

La rubrica gastronomica ispirata alle peggiori ricette preparate dai nostri coinquilini apre alla cucina internazionale ed esotica. Scopriamo oggi come preparare un piatto tipico cinese direttamente a casa nostra, il che ci eviterà di frequentare costosi e sofistiati ristoranti orientale e soprattutto di dover socializzare con altri essere umani.

Noodles Istantenei di Davide

Ingredienti:
una bustina con dentro altre bustine

Preparazione:
I noodles istantanei si possono trovare in un qualsiasi China market ad un prezzo che non supera mai i 50 cent. Si tratta di cibo liofilizzato commercializzato in buste grandi quanto un pacchetto di sigarette, ma maggiormente dannose per la salute e senza controindicazioni stampate sopra. E se ci sono, sono scritte in una lingua sconosciuta. I noodles giungono in Italia attraverso un mercato parallelo che by-passa le usuali regolamentazioni di frontiera, il che fa di questo prodotto un autentico alimento cinese, che noi riceviamo dall'Estremo Oriente senza alcun filtro. E controllo. Può capitare di sentire ai telegiornali di ispezioni del Nucleo Anti Sofisticazioni dei Carabinieri presso magazzini di cibo cinese di importazione, dove gli alimenti si presentano solitamente mal conservati, esposti alle intemperie o sotto una pioggia di escrementi di piccione. Ma queste notizie non devono in alcun modo allarmarvi: la conservazione sottovuoto dei noodles ne garantisce l'integrità; e se nella vostra confezione sottovuoto di noodles doveste trovare, come è capitato, un insetto, sappiate che si tratta di un insetto cinese e quindi, di nuovo, si tratta di un autentico alimento cinese.
Per preparare la pietanza, non bisogna far altro che mettere a bollire dell'acqua in una scodella servendosi di un forno a microonde. Togliere la scodella dal microonde. Aprire la busta grande e prendere le bustine che contiene. Aprire tutte le bustine e versare tutto il loro contenuto nell'acqua. Coprire la scodella per tre minuti.
E ora come dicono in Cina: bon appétit!

13.5.05

più che trasparente

Dopotutto, è quello che più vi piace: aspettare pazientemente che io torni a casa per scoprire tutti i danni che i miei coinquilini hanno creato durante il mio periodo di assenza. Sarebbe piacevole se i miei coinquilini vi deludessero, almeno per una volta, e quasi ci riuscivano: ho trovato la casa ordinata e relativamente pulita. Solo dopo qualche ora ho notato che sono sparite una padella e la finestra del bagno.
Sì esatto, la finestra del bagno...

10.5.05

la tua piccola principessa

Dovrei andare più spesso alle feste a cui mi invitano: non si sa mai chi potrei incontrare. Uh, certo non nuova gente interessante, ma qualche vecchia conoscenza, a volte, sì.
Come alla festa dello scorso weekend, dove noto questo tizio, un amico che conoscevo da una vita, ma che non frequento più da circa un anno. In realtà, nell'ultimo anno mi era capitato di incontrarlo in altre tre o quattro di queste situazioni mondane, ma ogni volta evitava il mio sguardo e si dileguava nel giro di pochi minuti. Strano, perché se gli capitava di parlare della situazione che si era andata a creare tra noi, i suoi discorsi erano tutti tipo "mors sua, vita mea".
Ma questa volta, per una volta, le cose sono andate diversamente. Sì certo, come le altre volte, quando ha notato la mia presenza, ha abbassato gli occhi, ma poi, invece di cercare potenziali vie di fuga, si è diretto verso il bar e si è fatto due gin lisci, uno via l'altro. E dopo è venuto verso di me.
"Senti, è un bel po' che volevo parlarti. Sai, quello che è successo l'anno scorso... Ho fatto finta di essere un semplice amico della tipa con cui stavi uscendo, quando invece ero interessato a lei in un altro modo. E poi, quando il vostro rapporto è iniziato ad andare peggio, io non ho aspettato un attimo per farmi avanti..."
"Dai, lascia stare, è storia passata."
E lui: "No, davvero, lasciami finire: penso che devo chiederti delle scuse, perché mi sono comportato come un bastardo..."
E io: "Ascolta, se la cosa ti fa sentire meglio, voglio che tu sappia che per tutto il periodo che siete stati assieme, per tutto il tempo in cui tu le hai fatto regali costosi e le mandavi sms di buongiorno e addirittura le scrivevi poesie, per tutto quel tempo io ho continuato a scoparmela."
Ma non credo che la cosa lo abbia fatto sentire meglio.

9.5.05

fischietto fischietta

Ho già trattato questo argomento, ma credo sia corretto tornarci sopra. Allora, uno dei miei coinquilini ha questa brutta abitudine di fischiettare per casa, tutto il giorno, tanto da essersi meritato il soprannome di Fischietto. Non fischietta mai nessuna melodia particolare. Il suo fischiettare non è in alcun modo soave: non è neppure un fischiettio netto, deciso, ma è un qualcosa di sbiascicato, giusto un paio di gradini sopra dal far passare l'aria tra i denti. Quando le incontro, le persone che avevano vissuto con Fischietto mi chiedono sempre, immancabilmente, se Fischietto fischietta ancora. E io sempre, immancabilmente, devo dare risposta affermativa. E una smorfia irritata attraverso il loro volto, al pensiero di quello stupido suono.
Ma quel che è peggio, Fischietto non ha nessuna ragione per fischiettare tutto il giorno. All'apparenza. Oh certo non fischietta per esprimere la sua felicità, perché non è felice. La ragione è un'altra, e si chiama "enuresi". Per enuresi infantile si intende l'abitudine
da parte di un bambino al di sopra dei cinque anni di fare la pipì a letto: la cosa è abbastanza comune e interessa circa il trenta per cento dei bambini. A parte pochi casi in cui il problema è di natura organico, quasi tutti i bambini fanno pipì a letto per attirare l'attenzione dei genitori.
Allo stesso modo, Fischietto fischietta per segnalare la sua presenza. E' il suo modo per dire a chi gli sta intorno "Ehi, guardami, sono qui!". Ma nessuno si interessa mai a Fischieto. Se andassimo a scoprire a monte le cause del fischiettare di Fischietto, certamente troveremmo insicurezza, carenze affettive, mancanza di autocontrollo.
Detto questo, a un bambino di dieci anni che fa la pipì a letto puoi pur sempre tornare a mettergli il pannolone. Con Fischietto come faccio? E' preferibile un intervento farmacologico o uno comportamentale?

1.5.05

maggio

"Quando ho gli occhi rossi come rose rosse colme di rugiada."
Leggi: sono allergico alle graminacee.