da questo blog è stata tratta una storia vera

26.5.05

da solo, assieme

La cosa più triste, se hai un cane, è notare che non guarda mai le stelle. E ti sorprendi a chiederti se per lo meno le riesca a vedere, ma sai che la cosa non ha importanza, perché anche se le vedesse, non si ferma mai a contemplarle. E così tutti gli altri animali.
Forse c'è stato un determinato momento storico, anzi preistorico, in cui si può dire che l'Uomo ha acquistato coscienza di sé, trovandosi di fronte a qualcosa di completamente estreneo. E di inspiegabile. E così, forse, sono nate le divinità, e l'etica, e la filosofia, e la metafisica.
Allo stesso modo forse c'è un determinato momento della vita in cui noi, bambini, superiamo una soglia importante, scoprendo le stelle, nel senso che finalmente le guardiamo davvero, e non più come uno stereotipo giallo a cinque punte da inserire nei nostri disegni.
E forse c'è qualcuno che questo momento non lo raggiunge mai, e non supera quella soglia: le stelle, per lui, rimarranno per sempre poco più di una parola che abbellisce il ritornello di una canzone. O un disegno che orna una bandiera.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

chi?

26.5.05

 
Blogger Olaf said...

ad esempio, lui http://roomhates.blogspot.com/2005/02/parafrasi.html il crestino modaiolo. Ma non ne sono sicuro.

29.5.05

 

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