il loro habitat naturale
Adorano vivere nello sporco. I miei coinquilini, dico. Non riesco a trovare altre spiegazioni. Ogni volta che torno da qualche viaggio, la casa è uno schifo: nessuna superficie libera, lavello colmo di stoviglie sporche, bagno incrostato, polvere e disordine ovunque. Ma, vista la mia presenza, nel giro di un paio di giorni si sforzano per pulire i piatti e per buttare via gli avanzi di cibo lasciati in giro. Niente di più. E se io tardassi il mio ritorno, non farebbero altro che impilare nuove stoviglie sporche nel lavello, e abbandonare altri avanzi di cibo e contenitori di cibo vuoti sulla tavola. Perché, come ho detto, adorano vivere nello sporco.
Tutti e tre: La Cagarona, Fischietto e Vento Nei Capelli. Vento Nei Capelli è il nome Sioux che ho dato alla nuova coinquilinia dopo aver notato la sua abitudine a lasciare i suoi capelli ovunque. Per il resto, sarebbe anche una buona coinquilina, principalmente per il fatto che non è mai in casa, e proprio non riesco a capire come trovi il tempo per abbandonare tutti quei capelli, e come faccia a non essere calva.
Comunque, dovendo restare qualche giorno a casa prima di ripartire di nuovo, ho deciso che non potevo vivere in questo lerciume, e ho pulito tutto. Spazzato per terra. Dato lo straccio ai pavimenti. L'anticalcare sui sanitari. Strofinato ogni superficie, orizzontale e verticale. I miei coinquilini, adesso, vanno in giro per casa indossando occhiali da sole per non rimanere accecati da tanto splendore e brillantezza. Perché loro, quando possono scegliere, preferiscono vivere nello sporco. E come inconsapevole protesta, Fischietto ha inconsciamente lasciato delle sue mutande sporche in bagno per giorni. Ma non sono poi tanto sicuro che la protesta fosse inconsapevole, e l'atto involontario.
Tutti e tre: La Cagarona, Fischietto e Vento Nei Capelli. Vento Nei Capelli è il nome Sioux che ho dato alla nuova coinquilinia dopo aver notato la sua abitudine a lasciare i suoi capelli ovunque. Per il resto, sarebbe anche una buona coinquilina, principalmente per il fatto che non è mai in casa, e proprio non riesco a capire come trovi il tempo per abbandonare tutti quei capelli, e come faccia a non essere calva.
Comunque, dovendo restare qualche giorno a casa prima di ripartire di nuovo, ho deciso che non potevo vivere in questo lerciume, e ho pulito tutto. Spazzato per terra. Dato lo straccio ai pavimenti. L'anticalcare sui sanitari. Strofinato ogni superficie, orizzontale e verticale. I miei coinquilini, adesso, vanno in giro per casa indossando occhiali da sole per non rimanere accecati da tanto splendore e brillantezza. Perché loro, quando possono scegliere, preferiscono vivere nello sporco. E come inconsapevole protesta, Fischietto ha inconsciamente lasciato delle sue mutande sporche in bagno per giorni. Ma non sono poi tanto sicuro che la protesta fosse inconsapevole, e l'atto involontario.
3 Comments:
... non tutti hanno un'ora e mezza da sprecare per pulire quella casa... per sbattere i tappeti...
Non hai mai pensato che il problema sia tuo che non sei in grado di vivere nella mmmerda?! Forse dovresti imparare ad adattarti un po'... eh!
30.4.05
Voglio rispondere raccontandoti una breve storia, la storia del Piccolo Sacchetto della Spazzatura. Non preoccuparti, non è una di quelle storie che iniziano con "C'era una volta..." perché la storia è molto, molto recente.
Ieri il Piccolo Sacchetto della Spazzatura che vive nascosto sotto il lavello della cucina, dopo aver fagocitato di tutto per giorni, è cresciuto e si è ingrassato tanto da scoppiare, letteralmente. Così i miei coinquilini hanno deciso di dargli degna sepoltura nel cimitero dei Piccoli Sacchetti della Spazzatura, nel cassonetto della raccolta differenziata. Io non ero presente al funerale, ma dai fatti raccolti posso dedurre che si sia svolto con i massimi onori: durante la lenta processione funebre il feretro del Piccolo Sacchetto della Spazzatura, stracolmo e rotto sul fondo, è stato adagiato e fatto riposare più volte in vari punti della casa nel tragitto dalla cucina alla porta di ingresso, dove è stato finalmente abbandonato, per una notte di veglia, esposto, come si usa fare con i re, per un ultimo saluto, sopra al mio tappeto persiano.
Sono stato io, stamani, a dover portare giù il sacchetto gocciolante, e dover pulire con lo straccio le macchie di liquame lasciate nei vari punti dove il sacchetto era stato appoggiato, su un pavimento altrimenti lindo (avevo pulito tutta casa giusto l'altro ieri).
1.5.05
già da qualche giorno sto buttando via i loro posacenere quando, di mattina, li trovo in cucina pieni di cenere e mozziconi. Non sono tanto infastidito da chi fuma in casa, ma avevo chiesto loro, per favore, di non lasciare i posacenere pieni negli ambienti comuni, perché hanno la capacità di appestare l'aria più di un sigaro. L'ho ripetuto più volte; adesso butto via tutto. Per le mutande, forse, è un po' diverso, più che altro perché mi fa schifo toccarle.
Ma adesso ti prego, parlami ancora di questa via Zamboni...
4.5.05
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