marzo
Il mese di marzo non poteva iniziare peggio, avendo appena depennato l'ennesimo nome dalle mie agende telefoniche e dalle rubriche di posta e dai contatti di istant messanging. Non importa quanto siano basse le aspettative che io nutra nelle persone che mi stanno attorno, riusciranno comunque a deludermi; non importa quanto possa essere paziente con loro e quanto sia disposto a lasciar correre, cercheranno comunque di tendere la corda oltre il punto di rottura; non importa quali belle parole utilizzino per descrivere il nostro rapporto, con le loro azioni mi convinceranno sempre più che la nostra amicizia era basata sul nulla, mentre la mia misantropia si regge sulle più solide delle fondamenta.
Ma andiamo con ordine.
Sono ormai tre settimane che sto viaggiando in modo bulimico (quindi sì, c'è una ragione per cui da un po' di tempo non stia narrando le idiozie di #2 e degli altri miei attuali coinquilini), macinando migliaia di chilometri su e giù e a destra e a sinistra per tutta Italia, e poi a nord fino in Germania, fermandomi in ogni posto per non più di un paio di giorni, per poi ripartire di nuovo. Tecnicamente, si tratta di viaggi di lavoro, anche se sarebbe divertente vedere quanti di questi spostamenti valgano veramente la spesa affrontata, e non sarebbe neppure male ritrovare i soldi dei due affitti arretrati con cui ho pagato tutti quei chilometri in auto, in treno, in pullman, e tutti quei pasti e quelle notti lontano da casa.
Ora sto tornando dalla mia ultima tappa, dove ero stato insistentemente invitato da questa mia "amica" (il virgolettato è d'obbligo, visto che prima di scappare dalla sua casa ho prelevato dei capelli dalla sua spazzola, capelli che inserirò nel bambolotto a sua somiglianza che sto confezionando... Che altro mi manca? Ah sì, degli spilloni) la quale però non ha mai trovato tempo per il suo ospite, e anche quando me ne sono andato via anzitempo, non è riuscita a scollarsi dal pc in cui chattava per accompagnarmi alla stazione delle corriere, per quanto fossi carico come uno sherpa.
C'è molto altro dietro, ma non vorrei annoiarvi.
E poi, davvero, non ne vale la pena. Non per gente del genere.
Ma andiamo con ordine.
Sono ormai tre settimane che sto viaggiando in modo bulimico (quindi sì, c'è una ragione per cui da un po' di tempo non stia narrando le idiozie di #2 e degli altri miei attuali coinquilini), macinando migliaia di chilometri su e giù e a destra e a sinistra per tutta Italia, e poi a nord fino in Germania, fermandomi in ogni posto per non più di un paio di giorni, per poi ripartire di nuovo. Tecnicamente, si tratta di viaggi di lavoro, anche se sarebbe divertente vedere quanti di questi spostamenti valgano veramente la spesa affrontata, e non sarebbe neppure male ritrovare i soldi dei due affitti arretrati con cui ho pagato tutti quei chilometri in auto, in treno, in pullman, e tutti quei pasti e quelle notti lontano da casa.
Ora sto tornando dalla mia ultima tappa, dove ero stato insistentemente invitato da questa mia "amica" (il virgolettato è d'obbligo, visto che prima di scappare dalla sua casa ho prelevato dei capelli dalla sua spazzola, capelli che inserirò nel bambolotto a sua somiglianza che sto confezionando... Che altro mi manca? Ah sì, degli spilloni) la quale però non ha mai trovato tempo per il suo ospite, e anche quando me ne sono andato via anzitempo, non è riuscita a scollarsi dal pc in cui chattava per accompagnarmi alla stazione delle corriere, per quanto fossi carico come uno sherpa.
C'è molto altro dietro, ma non vorrei annoiarvi.
E poi, davvero, non ne vale la pena. Non per gente del genere.
2 Comments:
tutto 'sto astio per una trombata mancata... :P
3.3.05
LOL magari si trattasse di una trombata mancata!
3.3.05
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